Viaggiare in camper ha i suoi vantaggi ma può capitare che lo spirito di libertà che ci trasmette, una volta accesso il motore, ci faccia dimenticare della sicurezza. Per i camper valgono le stesse regole utilizzate per le auto, ne abbiamo parlato nel precedente articolo Sicurezza in camper: che tipo di guidatore sei? , e buon senso. Quante volte capita di partire senza indossare le cinture di sicurezza in dinette? I bambini viaggiano sempre nell’apposito seggiolino previsto dal codice della strada? Il nostro camper è “anzianotto” o “giovanotto”?
Per rispondere a queste ed altre domande sul tema della sicurezza in camper vi proponiamo un approfondimento sui sistemi di sicurezza previsti e disponibili oltre ad un interessante test sulla struttura di ancoraggio delle cinture di sicurezza.
Sistemi di sicurezza: attivi o passivi?
Quando si acquista un veicolo, soprattutto se usato, poniamo attenzione alla presenza dei sistemi di sicurezza; più il mezzo è “anzianotto” e maggiore è la probabilità che non siano presenti. Infatti alcuni veicoli immatricolati prima del 1990 possono non avere le cinture di sicurezza su tutti i sedili, sopratutto quelli dell’abitacolo.
Se acquistiamo un camper di nuova generazione la sicurezza è maggiore, possiamo chiedere al nostro concessionario di “personalizzare” il mezzo integrando alcuni dispositivi.
Ma cosa si intende per sistemi di sicurezza? Prima di tutto dobbiamo fare una distinzione tra sistemi attivi e passivi di un camper.
Sistemi di sicurezza attivi
Per sistemi di sicurezza attivi si intende l’insieme di dispositivi che dovrebbero prevenire il verificarsi di incidenti stradali: freni, luci, sterzo, pneumatici e ammortizzatori e lo stesso tergicristallo in determinate condizioni.
Altri sistemi, meno comuni e non sempre disponibili, sono:
ABS (sistema di antibloccaggio delle ruote) evita al veicolo di perdere aderenza in caso di frenata improvvisa, BAS (Braking Assistance System) sistemi di frenata d’emergenza assistita e sistemi per la rilevazione delle condizioni del conducente e ESP (Electronic Stability Program) per il controllo della stabilità del veicolo soprattutto in presenza di fondi stradali scivolosi.
Cosa offre il mercato
Se vogliamo un veicolo al TOP in termini di sicurezza dobbiamo spulciare la lista degli optional. Sul mercato, ne sono un esempio i veicoli CI e Roller Team, si trovano dei “pacchetti sicurezza” che offrono: ESP, Traction+, Hillholder e Hilldescent (sistemi di assistenza in salita e discesa), TPMS (sistema di controllo pressione gomme), LDW (dispositivo di avviso del superamento corsia) e gestione automatica abbaglianti/anabbaglianti verso veicoli in direzione opposta.
Sistemi di sicurezza passivi
I sistemi passivi sono quei dispositivi che hanno lo scopo di ridurre le conseguenze negative in caso di incidente, in particolare assorbire l’energia cinetica posseduta dal veicolo e dagli occupanti al momento dell’urto. Tra i più conosciuti: cinture di sicurezza, poggiatesta, airbag e dispositivi di ritenuta bambini – ISOFIX.
Cosa offre il mercato
I produttori di camper, secondo quanto stabilito dal regolamento UN/ECE 14 relativo ai sistemi di ancoraggio delle cinture di sicurezza, hanno l’obbligo di dotare e verificare il corretto funzionamento e l’installazione delle cinture di sicurezza. La valutazione viene applicata a tutto l’equipaggio sottoponendo ad esame le diverse tipologie di ancoraggio delle cinture di sicurezza a seconda del veicolo.
Cinture di sicurezza in camper: singola, doppia o a tre punti
Le cinture di sicurezza a seconda della tipologia di seduta e dinette vengono sottoposte, in sede di omologazione, ad un test. Questo può riguardare: cintura di sicurezza singola a due punti (es. T-LOFT 529), per il posto singolo (poltrona sul lato destro in dinette), singola a tre punti, doppia a due punti (divano contromarcia, solo cinture punto vita) delle dinette matrimoniale (es. Glemys 22) e doppia a tre punti (es. Elliot 75).
Come avviene il collaudo e l’omologazione delle cinture di sicurezza?
Le aziende produttrici possono scegliere due strade: rivolgersi a centri specializzati per effettuare test specifici sulle cinture di sicurezza o organizzarsi internamente, questo è il caso di Trigano SpA (azienda produttrice dei brand CI e Roller Team).
Il gruppo ha realizzato un macchinario per testare i blocchi di ancoraggio delle cinture di sicurezza. La struttura, sottoposta all’esame e verifica di un organo preposto alla convalida e certificazione, consiste nella riproduzione di uno chassis e nella simulazione di un impatto frontale sulle sedute in dinette.
La macchina ha un funzionamento oliodinamico: da una centralina si imposta la pressione da esercitare sulle sedute (in base a quanto definito dalla direttiva UN/ECE14, che prevede l’applicazione di una forza di carico diversa per tipologia di seduta) e tramite cellule di carico si acquistano i valori in kg della forza esercitata sul sedile. Ad esempio, in questo caso specifico, il test è stato effettuato sulle sedute fronte marcia per le quali è previsto un carico di tiro di 675 kg, per un ramo totale di 1350 kg.
L’esito della prova è positivo se il blocco cinture resiste alla forza esercitata.
Seguendo questa logica si sono effettuate ripetute prove, su meccanica Fiat e Ford, e l’esito ha condotto alla realizzazione di un nuovo blocco cinture molto più resistente agli impatti e all’impiego di materiali innovativi, resistenti e leggeri.
Gli effetti del test hanno fatto sì che lo studio e l’intervento progettuale fosse esteso anche ad altri aspetti: rinforzare le parti maggiormente sollecitate all’impatto, ridurre il peso e la dimensione della struttura anche a favore della capacità di carico.
Queste migliorie in termini di sicurezza, e non solo, saranno presentate in occasione del Salone del Camper 2017 a Parma.
I carichi applicati, essendo forze e non masse, si esprimono in newton [N] e non kilogrammi.
Nella fattispecie la verifica non è sulle cinture in quanto tali (dotate di loro specifica omologazione) ma sugli ancoraggi.
Grazie Leonardo per aver specificato, continua a seguirci:)