Il concetto di viaggio e di turismo è cambiato negli ultimi anni. Un tempo si parlava di viaggio come strumento di evasione, come un’esperienza che pochi in realtà potevano permettersi per due ragioni: soldi e/o tempo. Nel dizionario della lingua alla voce “Viaggiare” troviamo la seguente definizione: trasferirsi da un luogo a un altro con un mezzo di trasporto compiendo un tragitto di lunga durata.
In questo “lungo trasferimento”, che poteva durare settimane, mesi o anni, l’essere umano apriva lentamente la propria mente a nuovi posti, persone e situazioni. Tutto ciò avrebbe reso l’esperienza unica e irripetibile.
Oggi si è passati da essere turisti passivi a “viaggiatori” che, in poco tempo e senza lasciare il caso al fluire degli eventi, vogliono immergersi nell’esperienza della destinazione; un “full immersion” nei luoghi per vivere a pieno la tradizione di un paese. Siamo nell’era del turismo esperienziale.
Ma ciò che viene definita una nuova tendenza per il mondo dei camperisti non è una novità, ma da sempre una scelta di vita. Il camper come mezzo per viaggiare lento, per approfondire la cultura e la tradizione di un luogo, di immergersi nella vita degli abitanti del posto, di gustare colori e sapori unici.
Ce lo ribadiscono i nostri amici: il vannista @Andrea Campanelli e @Sergio Ferrando con il suo Granduca Garage.
Il coinvolgimento dei 5 sensi
La contaminazione tra arte, cultura, gusto e sport con il turismo è ormai assodata. Nasce la definizione di turismo attivo volto a creare un offerta turistica che punta a costruire delle storie di “turismo esperenziale” in cui esperienza, sensi, passioni, emozioni, interessi e curiosità sono al centro dell’esperienza individuale e collettiva.
Questa tendenza è confermata da una recente ricerca di TCI, la quale afferma che:
Fare turismo attivo significa, principalmente, «camminare»: quasi l’80% dei rispondenti, infatti, cita l’escursionismo come pratica più frequente, diffusa soprattutto tra gli under 45. Seguono i cosiddetti «cammini» (64%), che incontrano un gradimento trasversale in termini di fasce d’età, così come il cicloturismo (57%). Le attività competitive, sia in bici sia a piedi, risultano residuali (9%) e appannaggio dei viaggiatori più giovani. Le motivazioni che spingono verso una vacanza attiva sono solo parzialmente legate alla salute o al benessere (25%), tra l’altro espressione di un pubblico «maturo».
La maggioranza dichiara un obiettivo conoscitivo: il 60%, infatti, fa turismo attivo per scoprire in modo diverso i territori. Marginali le altre ragioni: «soddisfare una passione» (12%) stimola la partenza soprattutto dei viaggiatori 15-29enni mentre «sfidare sé stessi» (appena il 2%) i 30-45enni, che non a caso sono quelli che intendono la vacanza attiva come occasione per sperimentarsi in competizioni.
Nuove tendenze
Questa direzione trova chiaramente una risposta in offerta ricettiva e in manifestazioni fieristiche che propongono eventi che legano al viaggiare altre attività. Un format di fiera inedito per scegliere la destinazione preferita e testare i mezzi con i quali vivere il turismo in libertà: camper, bici, e-bike, canoa e chi più ne ha più ne metta. Una tendenza confermata anche oltre i confini nazionali; basti pensare alla vicina Germania che ospita il CMT a Stoccarda.
Mentre in Italia i prossimi eventi dedicati al turismo outdoor sono: Itinerando Show (Padova, 09 – 11 Febbraio 2018), T&O – Turismo e Outdoor (Parma, 15 – 18 Febbraio 2018), Liberamente (Ferrara, 24 – 25 Febbraio 2018), Outdoor Expo (Bologna, 2 – 4 Marzo), Tempo Libero (Bolzano, 28 Aprile – 01 Maggio), Tour.it (Carrara, 11 – 13 maggio) e Adventure Outdoor Fest (San Candido, 27 Giugno – 01 Luglio).
Cosa ne pensi di questa “nuova tendenza”? Quale la tua seconda passione dopo il camper?
Scrivilo nei commenti a questo articolo e potrai ricevere due ingressi omaggio alla “più giovane” delle fiere sopra menzionate T&O – Turismo e Outdoor (Parma, 15 – 18 Febbraio 2018). In bocca al lupo 😊, ci vediamo a Parma?!
