Una famiglia che ha bisogno di ritrovare il proprio equilibrio, un territorio sconfinato da esplorare, un pizzico di avventure e un camper.
Sono questi gli ingredienti fondamentali di “Vita da Camper”, il film del regista Barry Sonnenfeld uscito nelle sale cinematografiche nel giugno 2006.
La colonna portante del film è certamente il grande Robin Williams, che per l’occasione si è calato nei panni di Bob Munro, un bizzarro uomo d’affari che, pur di non rinunciare ad una vacanza con la sua famiglia e nella speranza di rinsaldare il suo rapporto con moglie e figli, sceglie di avventurarsi in un trip “on the road”.
Abbandonata l’idea di rilassarsi alle Hawaii a causa delle pressanti richieste del suo capo, Bob decide di noleggiare un camper e organizzare una gita nelle montagne rocciose del Colorado.
Ma Bob non ha alcuna esperienza nella gestione della vita da camper, appunto, e questo causerà non poche tragicomiche situazioni, alimentate anche dall’incontro dei Munro con una stravagante famiglia di camperisti.
Ma sarà proprio il confronto con quest’ultima ed il susseguirsi delle disavventure del viaggio a stimolare lo spirito di gruppo della famiglia di Bob, che si troverà forte ed unita nel consueto un happy ending.
Come spesso accade nelle pellicole leggere e con una trama non proprio avvincente, il film poggia sulla grande presenza di Robin Williams. Inoltre nonostante la commedia sia in perfetto stile americano e piena di situazioni esagerate e surreali, c’è da riconoscere che sottende delle verità confermate da molte ricerche, per esempio la possibilità di stare a contatto con la natura, rara per chi abita in città, e l’occasione di stimolare la coesione di un gruppo, spesso quello familiare, così come le occasioni di entrare a contatto con persone e situazioni diverse come dei leit motiv di chi sceglie la vacanza in camper.
Non mi resta che augurarvi buona visione e buoni viaggi in camper!