La sharing economy contagia anche anche l’on the road

Ebbene sì, il trend della condivisione tra privati contagia anche il mondo delle vacanze su quattro ruote.
Così come succede per le stanze e per gli appartamenti, allo stesso modo i proprietari di camper e caravan hanno deciso di fare dei propri mezzi una vera e propria fonte di business.
Come la maggior parte delle novità, anche questa moda della condivisione delle case itineranti proviene da oltreoceano, dove si sta diffondendo a macchia d’olio.

Online ci sono ormai moltissimi portali sui quali poter scegliere il camper che si vuole affittare: dall’antesignano RV Share ad Outdoorsy, fino al recentissimo Trailermade, i siti di camper rental stanno davvero spopolando in America ed Australia.

 Come si affitta un camper?

 Nulla di più semplice.
I portali nominati poco sopra non hanno fatto altro che riprendere il modello di sharing e di gestione dell’ordine da Airbnb: consulta i mezzi disponibili, scegli quello che fa per te, contatta il proprietario, prenota ed il gioco è fatto.

Ci sono anche dei criteri di ricerca avanzata che snelliscono la procedura di scelta: è possibile impostare la tipologia di uso del camper che si intende fare per rendere notevolmente più veloce la ricerca del camper giusto.

Se ad esempio si ha intenzione di girare in libertà, senza vincoli di chilometraggio, il motore di ricerca selezionerà per voi tutte le offerte rispondenti ai criteri di ricerca impostati.

Un affitto con un doppio vantaggio

 Il trend della sharing mobility su quattro ruote abitabili sta dando moltissime soddisfazioni sia a chi decide di affittare, sia a chi decide di mettere in condivisione il proprio veicolo.
È facile capire che chi decide di affittare un camper da un privato ha, in primis, un grosso vantaggio in termini economici: si passa infatti da una media di 100 euro di “noleggio tradizionale” al giorno ad un prezzo notevolmente inferiore, che si aggira tra i 50 ed i 70 euro. Praticamente la metà.

Ma anche in questo caso, come per il noleggio classico, occorre ricordare che il prezzo giornaliero può variare molto in base agli optional scelti.

È vero però che il noleggio di camper da un privato potrebbe anche soddisfare le richieste più particolari.

C’è, ad esempio, chi affitta camper per organizzare eventi itineranti, oppure chi cerca un camper per un pranzo o una cena particolare, o ancora chi offre il suo caravan come osservatorio stellare su quattro ruote, una stazione privilegiata e super accessoriata per starsene con il naso all’insù.

D’altro canto, anche chi decide di offrire in condivisione la propria casa on the road di fatto gode di benefici tutt’altro che trascurabili.

Basta pensare soltanto a quanto costa mantenere un camper o quanto si arriva a spendere per i lavori di manutenzione ordinaria, a maggior ragione se si tratta di un acquisto, come in molti casi, poco sfruttato, un mezzo che resta per metà della propria vita parcheggiato in una rimessa o in un giardino.

I guadagni annui che si possono generare dall’affitto di un camper sono decisamente interessanti e in media variano dai 17 ai 35 mila dollari l’anno… insomma, molto di più di quello che si spende per il mantenimento di un camper fermo!

Dagli Stati Uniti all’Italia

Ma quella della camper sharing non è più una tendenza solo a stelle e strisce.

Airbnb ha infatti esteso i suoi servizi di affitto anche alle case su quattro ruote: dai classici camper fino a quelli più strani e con design ricercati, il colosso dell’home-sharing apre i suoi orizzonti anche a caravan e roulotte.

Accanto all’affitto, sta nascendo in Italia anche un’altra tendenza, ovvero quella dell’acquisto condiviso.

È questo il servizio proposto da Proprietary Class, che ti permette di comprare un camper in comproprietà a prezzi decisamente vantaggiosi.

In questo modo è possibile avere un mezzo con tutti i comfort possibili, dalla tv satellitare, al barbeque, passando per gli arredamenti di design.

Il funzionamento è molto semplice e rispecchia il classico meccanismo delle multi-proprietà tipico di chi acquista una casa per le vacanze. Ogni proprietario ha diritto ad un numero di settimane stabilito con i comproprietari del camper e potrà godersi

Il Camperista
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Il Camperista

3 Commenti

  • Buongiorno, mi piacerebbe conoscere chi ha scritto questo articolo, penso che sia uno un po’ superficiale perché ipotizzare guadagni ( incassi) da 15 a 35 mila dollari anno fa certamente venire voglia ai privati di provare mentre oggi con un camper a noleggio la media degli incassi si aggira sui 12.000€ iva inclusa, costi assicurativi esorbitanti ecc.
    Comunque il progresso non si può fermare, ma gli Stati dove racimoleranno le tasse?

    • Buongiorno a te, Vincenzo. Questo articolo è stato scritto dalla nostra redazione e si tratta della proposta di lettura su una notizia di attualità che negli ultimi tempi ha fatto molto discutere. Hai ragione a farti venire dubbi, a tutti noi sono venuti. C’è da dire che in Italia l’airbnb del camper non è ancora arrivato e non sappiamo se arriverà. Certo è che, con queste nuove tendenze, il mercato sta cambiando. Con il tempo vedremo come 😉
      Grazie per averci scritto.

      • Buongiorno,vorrei capire quando dice che in italia non è ancora arrivato e non si sa se arriverà…perché?ci sono vincoli particolari?
        Grazie

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