Partire in camper in tempi di Coronavirus

Pronti per le vacanze in camper? Questa volta però oltre alle normali pulizie  e check generali, per combattere al meglio il coronavirus occorre anche sanificare accuratamente tutto l’abitacolo. Ecco come procedere

Il peggio sembra passato e con le dovute precauzioni è più che giusto pensare alle vacanze estive che, mai come questa volta, devono essere assolutamente all’insegna dell’igiene. Ad esempio entrando tassativo togliersi le scarpe. Con il Coronavirus che può ancora bussare alla porta e consapevoli che ad oggi non esiste alcun tipo di prodotto specifico che elimina il Covid -19, è pur vero che prevenire è meglio che curare.

Quindi, per viaggiare e sostare in sicurezza è più che consigliabile sanificare il camper pulendo e disinfettando a fondo – almeno alla partenza –  sia la cabina di guida che la parte abitativa riservata alle soste. Per capire esattamente il significato di queste operazioni, è d’aiuto il Decreto Ministeriale n. 274/97 che disciplina proprio queste attività.  Con “pulizia”  si individuano tutte le operazioni che hanno come scopo la rimozione di polvere, sporcizia e corpi estranei da superfici, oggetti e ambienti.  Il termine“ disinfezione” definisce invece le procedure utili a distruggere o rendere inattivi agenti patogeni come batteri e virus. Infine con “sanificazione” si identificano i metodi e le diverse operazioni  che contribuiscono a rendere un ambiente sano mediante la pulizia e la disinfezione.

Ma non solo. Sempre per migliorare la salubrità dello spazio esaminato, anche valutando elementi come una corretta ventilazione, temperatura, umidità ed altro ancora. Naturalmente non è necessario trasformarsi in una esperta impresa di pulizia per essere sicuri che il camper sia veramente in perfetta forma per reagire al Coronavirus. E’ sottinteso che le normali  pulizie e attenzioni giornaliere di casa, dovranno essere riproposte in scala ridotta anche nel camper, aggiungendo quelle specifiche riservate ad un veicolo.

Per tutti quelli che non amano il “fai da te” e preferiscono delegare la concessionaria di fiducia per una sanificazione approfondita  del proprio camper, avere sott’occhio cosa deve essere fatto per sanificare al meglio il veicolo  è  pur sempre utile; anche solo per “spuntare” la lista dei vari interventi che saranno realizzati in officina. Per chi invece ha acquistato un camper di seconda mano da un privato, rivolgersi a dei professionisti per una prima decontaminazione del veicolo è assolutamente molto importante.

Al comune uso di disinfettanti, un’efficace alternativa sempre più utilizzata è la sanificazione con l’ozono riconosciuto dal Ministero della Sanità come “Presidio naturale per la sterilizzazione d’ambienti” compresi auto e camper. Dopo questo primo intervento, di seguito si potrà procedere con periodiche purificazioni con i normali prodotti anche per conto proprio. Ma vediamo dalle più semplici alle più complesse quali sono le azione necessarie per garantire – a dispetto della pandemia- vacanze serene.

Pulire la cabina e l’abitacolo in tempi di Coronavirus

Pulire e arieggiare il camper è una prassi igienica basilare e lo è ancor di più in questo periodo di emergenza sanitaria che ci impone la convivenza con il coronavirus. I prodotti da utilizzare per la disinfezione e detersione saranno quelli consigliati per igienizzare un locale e una vettura e in particolare quelli che vantano l’etichetta di  “Presidio medico-chirurgico”. Ma andiamo per ordine.

Sia nel “fai da te” che eseguita da personale esperto, la pulizia del camper inizia disinfettando e detergendo le mani, quindi indossando guanti sanitari monouso o guanti di pulizia in gomma che però saranno riutilizzati solo per le future disinfezioni. A corredo, panni in microfibra, rotolo di carta usa e getta e disinfettanti specifici; preferibilmente con soluzioni al 70% di alcol o etanolo che evitano i possibili danni dei prodotti con percentuale eccessiva di cloro (ipoclorito di sodio, candeggina o varechina).

Da ricordare che la percentuale di cloro attivo dello 0,1% è già in grado di eliminare il virus. Concentrazioni superiori possono invece rovinare i materiali interni come le plastiche, le superfici più delicate e naturalmente scolorire i tessuti. Quindi, utilizzare spray igienizzante a prova di colore per i tessuti e prodotti specifici per la selleria in pelle e pelle sintetica. Per sicurezza, meglio spruzzare l’igienizzante sul panno che direttamente sui divani del living e sulle poltrone della cabina guida.

Da dove iniziare?

La cabina di guida in un camper è la “zona filtro” che in viaggio separa l’abitacolo e a sua volta è il primo tramite con l’esterno durante i viaggi di trasferta e per questo richiede particolari attenzioni. Indossati i guanti iniziamo a pulire e disinfettare le zone toccate più frequentemente: portiere, volante, leva del cambio, cruscotto e relativi comandi compreso l’autoradio o il sistema multimediale.

Di seguito estenderemo la pulizia a tutti i rivestimenti interni; anche quelli più difficili da raggiungere come i vani sotto ai sedili. Naturalmente se il camper è a noleggio, le accortezze aumentano e  occorre pulire tutte le superfici che possono essere state toccate da altre persone, dando una “passata” anche alle varie serrature e maniglie all’esterno del camper. Per pulire i tappetini è sufficiente acqua e sapone, mentre per completare la procedura di purificazione della cabina di guida è consigliabile controllare anche il filtro dell’aria condizionata, sostituendolo se necessario o utilizzando un igienizzante spray con azione biocida. Si utilizza posizionandolo in cabina – se possibile isolata dal resto dell’abitacolo – attivando l’erogatore e uscendo. Dopo circa 20 minuti completata l’azione battericida e fungicida, aprire porte e finestre e lasciar arieggiare bene l’ambiente.

Zona Living e Camera da letto sanificate in tempi di Coronavirus

Se divani e materassi non sono sfoderabili o semplicemente non è indispensabile il lavaggio del rivestimento esterno, per eliminare la polvere, liberare da impurità e sostanze nocive, ma anche deodorare i tessuti, ci sono i  detergenti con nebulizzatore per rivestimenti tessili che non hanno controindicazioni anche per quelli utilizzati nei camper.  Per disinfettare superfici come ad esempio tavoli, pensili, armadi, ma anche maniglie delle porte, interruttori della luce, etc. si possono utilizzare i già menzionati disinfettanti a base alcolica. Va da sé che i letti saranno fatti con biancheria igienizzata.

Cucina in sicurezza in tempi di Coronavirus

Data per scontata l’igienizzazione di  pentole, stoviglie e utensili da cucina provenienti dalla propria abitazione o tenuti in pianta stabile come dotazione del camper, anche per il blocco cucina occorre preventivare una metodica pulizia di cassetti, cestelli, pensili e vani. C’è da pulire e disinfettare il piano cottura utilizzando gli apposti sgrassatori battericida per superfici e lavare o sostituire l’eventuale filtro della cappa aspirante. Trattamento igienizzante anche per l’esterno e l’interno del frigorifero; ovviamente dopo averlo svuotato.  Adottare la stessa procedura se in dotazione c’è anche il forno a gas.

Pulizia profonda nella Toilette in tempi di Coronavirus

Una particolare attenzione anche per i servizi igienici del camper (wc, doccia, lavandino) che a differenza di quelli di casa è sconsigliabile pulire utilizzando prodotti con cloro attivo. Per non sbagliare, il costruttore delle toilette a cassetta ha prodotti specifici che non intaccano tazza e guarnizioni, mentre per il resto degli arredi utilizzare lo stesso sgrassatore battericida già utilizzato in cucina.

Serbatoi acque chiare, grigie e scure: come intervenire in tempi di Coronavirus

E’ il serbatoio delle acque chiare che alimenta i miscelatori della cucina e del bagno. Improrogabile quindi in questo particolare momento, una accurata pulizia che normalmente è buona norma preventivare almeno due volte all’anno. Conviene disinfettare a fondo con prodotti batteriologici anche il serbatoio di raccolta delle acque grigie per eliminare nei due serbatoi e all’intero del sistema di distribuzione e scarico delle acque, mucillaggini, biofilm e le piccole incrostazioni.

Seguendo le istruzioni per il dosaggio, lasciare riposare l’acqua attivata con disinfettante per almeno un ora, ma tutta una notte e sicuramente più efficace. Finito il trattamento l’impianto deve essere abbondantemente risciacquato. Nel serbatoio estraibile delle acque nere del wc conviene invece lasciare sempre un po’ di liquido disgregante e saltuariamente utilizzare un apposito fluido per la pulizia e la manutenzione periodica. E questo potrebbe essere il momento giusto.

Sanificazione con ozono: la via migliore per prevenire il Coronavirus

Superfici che apparentemente sembrano pulite, possono non esserlo. E una efficace alternativa al comune uso di disinfettanti è l’utilizzo di apparecchi portatili generatori di ozono che fruttano l’elevata e rapida capacità di sanificare di questo gas.  L’ozono che non lascia traccia o residuo chimico ed è visivamente incolore, ha una documentata efficacia su batteri, funghi, muffe, virus. Gli apparecchi detti ozonizzatori che convertono l’ossigeno dell’aria in ozono tramite scariche elettriche, saturano l’ambiente da trattare con questo gas naturale che torna ad essere ossigeno dissolvendosi senza lasciare traccia nel giro di 20-30 minuti circa. In questo lasso di tempo, l’ozono esercita la sua azione di eliminazione di microrganismi e di odori.

L’ozono è riconosciuto dal Ministero della Sanità come “Presidio naturale per la sterilizzazione d’ambienti”.  Nonostante la presenza sul web di compressori in vendita anche a poche centinaia di euro, da tenere ben presente che un generatore di ozono veramente efficace e quindi capace di generare ozono ad alte concentrazioni, è uno strumento progettato e consigliato per uso professionale che deve essere maneggiato con estrema cura e solo da personale qualificato essendo oltretutto tossico per l’uomo.

Il Camperista
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