Viaggiare in camper alla scoperta della Wild Atlantic Way

Nell’estate del 2015 uno dei più amati volti noti dell’emittente radiotelevisiva irlandese RTE, John Creedon, ha avuto la possibilità di intraprendere un’avvincente avventura alla scoperta della Wild Atlantic Way. Durante il viaggio, condotto per un programma televisivo a puntate andato in onda su RTE, al presentatore è stato chiesto di esplorare i segreti che si celano dietro gli splendidi paesaggi, la storia e la cultura della costa irlandese.

Con i suoi duemilacinquecento kilometri, la Wild Atlantic Way è uno degli itinerari segnalati più lunghi del mondo. Il percorso si snoda tra i paesaggi incantevoli dell’impervia costa dell’Irlanda occidentale: un percorso sorprendente, nel quale si alternano paesaggi incontaminati, scogliere selvagge e spiagge sabbiose a insenature con piccoli porticcioli e vivaci cittadine.

Partito dall’affascinante città costiera di Kinsale, nella contea di Cork, il viaggio di John ha previsto l’utilizzo di vari mezzi di traporto, dal traghetto alla barca a vela, dall’elicottero alla funivia, per concludersi poi a cavallo del suo amatissimo ed elegante camper con il quale ha raggiunto la parte più settentrionale dell’isola, Malin Head.

Durante il percorso, John è andato alla scoperta di aneddoti e leggende della costa irlandese occidentale, scovando reperti archeologici nascosti e vivendo lo spirito magico e il clima gioioso che caratterizza la vita delle popolazioni costiere.

Ha avuto anche occasione di scambiare quattro chiacchiere con gli abitanti del luogo, alcuni particolarmente orgogliosi del proprio territorio, come ad esempio il vincitore del premio Oscar, Jeremy Irons.

É proprio Irons a sostenere che “se vuoi davvero conoscere la Wild Atlantic Way devi scendere dall’auto e seguire l’istinto, perché i posti più belli e nascosti sono proprio sulla costa”.

È lì che si possono ammirare le meraviglie del luogo, percorrendo itinerari non fattibili con i mezzi di trasporto ma accessibili solo a piedi, al massimo con una bicicletta.

Davanti ad un tè con i biscotti nel suo castello di Cork, Irons ha spiegato al presentatore quanto sia delicato e affascinante l’ecosistema di quella regione.

“É un territorio estremamente prezioso, che richiede grande attenzione ed intelligenza per essere visitato nel modo giusto. Non dimentichiamoci che rimane una delle pochissime aree geografiche davvero incontaminate dell’Europa”.

Sempre nella contea di Cork, John Creedon è riuscito a visitare il relitto di una nave pirata risalente addirittura a quattrocento anni fa, in cui sono ancora visibili i colpi di moschetto ed ancora carica di noci di cocco, barattoli di olive e stoviglie di ceramica.

Ma uno dei momenti più belli del viaggio è stato sicuramente quello in cui John ha potuto ammirare lo splendido cielo irlandese all’alba in un territorio situato nel cuore della regione di Glencolmcille, tra le rigogliose colline del Donegal.

La selvaggia Irlanda ha da sempre attirato le popolazioni circostanti, soprattutto verso la zona costiera: dalla costruzione dei primi monasteri cristiani alle razzie del popolo vichingo, questi territori hanno ospitato il susseguirsi di eventi storici memorabili, immagazzinando tra le loro asperità storie e culture diverse.

Dato il successo crescente che questi itinerari generano tra gli amanti dei viaggi a contatto con la natura, Creedon è convinto che sia arrivato il momento per il governo irlandese di predisporre un’infrastruttura stradale che colleghi Letterkenny a Castlewnbere, per consentire ai viaggiatori di spostarsi in tutta sicurezza durante tutto il percorso.

“Se ripenso al mio viaggio sulla Wild Atlantic Way” afferma Creedon “la prima cosa che mi viene in mente è l’aver conosciuto persone cortesi, lontane dal cinismo della vita moderna delle grandi città, persone che vivono davvero a contatto con la natura selvaggia e che la apprezzano molto di più di quanto noi metropolitani sappiamo fare”.

Il post è liberamente ispirato all’articolo che trovate qui

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