TURISMO ACCESSIBILE E DISABILITÀ IN CAMPER: In viaggio con Massimiliano [PUNTATA 2]

L’avventura alla ricerca del veicolo per una persona diversamente abile inizia con delle risposte desolanti.

“Mi spiace, non posso aiutarla”. “Non ne ho idea, se vuole faccio una ricerca”.
Nel mercato non esiste una risposta immediata a questo tipo di richieste. Allora bisogna fare da soli, attaccarsi al telefono e munirsi di molta pazienza.
Trovare il veicolo non basta, occorre anche un’elevata dose di competenza e conoscenza del prodotto prima di modellare il mezzo in base alle singole necessità. Per questo si consiglia di “approfittare” della consulenza e della professionalità di strutture organizzate e eseguire i lavori in totale sicurezza.
“Cerco su internet i numeri dei concessionari, li chiamo e chiedo se ci sono veicoli allestiti per i diversamente abili”, spiega Massimiliano Ferrari.

Ma chi è Massimiliano? Qual’è la sua storia?
Qualche giorno fa lo abbiamo chiamato e ce la siamo fatta raccontare.
Massimiliano è un uomo di 40, lavora e nel fine settimana si dedica ad una delle sue passioni: viaggiare. Fin qui tutto “normale” se non fosse per…
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La disabilità di Massimiliano è legata all’infanzia. A soli due anni di vita gli è stato diagnosticato un tumore alla retina, le cure prevedevano iniezioni spinali che lo hanno poi costretto sulla sedia a rotelle. La voglia di vivere un vita “normale”, la sua forza d’animo e l’amore della sua famiglia lo hanno portato ad essere un camperista con la C maiuscola 🙂

Massimiliano ha mille passioni che lo guidano nei suoi viaggi: sci, immersioni, l’amore per la pallavolo e il Quad (rosso Ferrari) che porta sempre con se in giro con il camper.

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Per fare tutto ciò non esiste un camper stile “Ikea” adatto a qualsiasi tipo di disabilità. Ognuno deve modellare il veicolo in base alle singole esigenze e a quelle del nucleo familiare che lo accompagna in questa avventura (madre, padre, zia, sorella, etc..).

Il primo test, sempre e comunque, è il noleggio.
Massimiliano e i suoi genitori hanno da prima testato il noleggio di un camper “normale” e successivamente uno allestito per diversamente abili. A detta di sua madre (una donna fantastica) “non ci faceva vivere bene” e per questo motivo abbiamo iniziato a valutare l’opzione dell’acquisto…

Di nuovo mille difficoltà, ma Massimiliano non si è mai arreso, come dice il proverbio chi l’ha dura la vince.
Dopo mille ricerche ha trovato quello che faceva per lui, un Riviera Garage XT, ma sopratutto ha incontrato Massimo della concessionaria Caravan Camper Service che con competenza e dedizione ha creato un veicolo su misura per lui e la sua famiglia.

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E allora abbiamo chiesto a Massimiliano:

Perché hai scelto il camper come compagno di viaggio?

Ho scelto il camper per risolvere, in parte, il problema delle vacanze.
Solitamente non tutti gli alberghi sono strutturati per ospitare i disabili, specialmente le porte dei bagni sono più strette e le carrozzine non riescono a passare, a questo si aggiunge la difficoltà nella scelta libera di itinerari. Si può decidere anche all’ultimo momento quando partire e dove andare, scegliere la meta in base alle esigenze del momento (neve o sole).
Non è stato facile trovare il camper adatto alle mie esigenze ma alla fine ho scelto un CI Riviera Garage XT.

Che cosa ti ha portato ha scegliere questo veicolo piuttosto che un altro?

Ho scelto il Riviera per diverse ragioni: la disposizione interna ha la larghezza sufficiente per permettere alla carrozzina di passare, non ha porte divisorie tra la zona giorno e notte, il bagno e la doccia sono comunicanti e divisi unicamente da una porta “pieghevole” che non ruba spazio, il letto in coda si può abbassare agevolando così il passaggio dalla carrozzina al letto.
Non da poco l’opzione del basculante e lo spazio che ne deriva non dà senso di “soffocamento” (mia madre soffre di claustrofobia).

Altro aspetto determinante nella scelta il garage molto grande, che con il portellone senza “smanco” alla base mi permette di far entrare facilmente il mio Quad.

Inoltre, al contrario di altri modelli, abbiamo potuto aggiungere il gancio traino senza dover pagare cifre folli per l’omologazione.
Quali modifiche sono state apportate per far si che il Riviera Garage XT si adattasse alle tue esigenze?
In primis abbiamo allargato la porta d’ingresso e quella del bagno.

In bagno abbiamo sostituito il pianale dove c’è il wc con un piano doccia così che utilizzando il filo del telefono posso comodamente lavarmi senza fare ulteriori spostamenti.
Naturalmente per non rubare spazio la porta del bagno è scorrevole.
È stata tolta una parte della poltroncina sulla destra della porta d’entrata per darmi la possibilità di girare su me stesso nelle manovre ed arrivare facilmente sul sedile a fianco del guidatore per stare meglio a tavola. Non è stato possibile toglierle tutta la seduta perché sotto c’è lo scalda acqua.

Alla base della porta d’entrata del bagno, che risulta di fronte alla porta d’entrata del camper, è stato posizionato un argano per consentirmi di salire a bordo con l’aiuto di due rampe di acciaio.
Non abbiamo voluto mettere un elevatore perché in altre esperienze fatte con camper presi a noleggio, seppur strutturati per disabili, abbiamo avuto sempre un sacco di problemi.

Emotivamente cosa ti regala il viaggio in camper?

La vita del camperista è piena di sorprese a livello umano. Si possono conoscere tante persone e fare amicizia che è la cosa più naturale del mondo.
E come dicevo prima, ti dà una libertà di movimento ineguagliabile. Cosa regala il Camper?
Libertà, sensazione di appartenere al mondo ed alla natura senza limiti e barriere.
Per me, nonostante i pochi adattamenti , è ancora possibile salire, scendere e spostarmi liberamente. Questo grazie alla forza di mio padre ed alla volontà irrefrenabile dei miei genitori, ma in un futuro non molto lontano sono certo che queste poche modifiche non saranno più sufficienti.

Quali e quante mete avete scoperto insieme?

In 32 mesi siamo riusciti a fare più di 30.000 km, divisi in viaggi brevi e lunghi.
Appena ritirato il camper, nel febbraio del 2014, siamo andati per 5 giorni in Sardegna.
Da quel momento la voglia di viaggiare ha preso il “sopravvento” e da marzo a dicembre abbiamo visitato: il Lago di Vico, Bolsena ed Orvieto, l’Isola d’Elba, Riccione, Sesto, Merano, Cruccolo e Lazise, Sardegna e Livigno, Chioggia e i mercatini di natale nel Sud Tirolo.

A gennaio del 2015 una nuova avventura. Destinazione Friuli e Veneto, nei mesi successivi tra Umbria e Marche con tappe a Fano, Gualdo Tadino, Foligno e Riviera del Conero. Nel mese di Aprile siamo tornati all’Isola d’Elba per poi riprendere la strada a maggio verso Gaeta, Circeo e Tivoli. In estate siamo partiti dall’Italia alla volta di Chiavari e Val di Rabbi.
In agosto abbiamo varcato i confini nazionali alla volta di per la Francia, Spagna e Portogallo.
In autunno Comacchio, a dicembre  appuntamento con i mercatini di Natale.
Il 2016 è stato inaugurato con un viaggio in Slovenia con una visita alla capitale Lubiana, ancora Friuli, Veneto e Isola d’Elba.
L’estate l’abbiamo trascorsa tra Sicilia, Val di Rabbi e Sud Tirolo e nel mese di ottobre Ravenna, Marina di Ravenna, Arezzo, Cortona e Castiglione del Lago sul Lago Trasimeno.
 

Programmi per il futuro?

Nel futuro, Dio permettendo, vorremmo visitare il Canada.
Sarà difficile trasferire il nostro camper oltre Oceano, così stiamo pensando di noleggiarne uno sul posto.
Naturalmente nei nostri programmi di viaggio rimangono prioritari i paesi Europei e la conoscenza della nostra splendida ma “martoriata” Italia.

Come può il mondo del camper favorire la mobilità nel del tempo libero di persone diversamente abili e di tutto il nucleo familiare?

Forse non ho capito la domanda.
Se si intende: Cosa possono fare le ditte che costruiscono i camper per favorire i disabili e le loro famiglie?
Beh,  devo dire che potrebbero fare veramente tanto, basterebbe soltanto salire con una carrozzina su uno di essi non ancora strutturato, studiare come organizzare l’arredamento in modo che possa essere veramente alla nostra portata.
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Naturalmente rimane anche la difficoltà di salirci sopra. Ad esempio sul nostro camper anche volendo mettere un lift non sarebbe possibile; poiché il letto basculante impedisce di metterlo all’interno e neppure la piastra che esce da sotto perché il pianale è troppo basso.
Poi cosa dire del binario per eventuali spostamenti?  In questo modello il letto basculante e l’oblò ne impediscono il montaggio.

A questo punto mi dirai che non è possibile avere l’uovo e la balotta (tuorlo) contemporaneamente.
Beh! Mi viene spesso in mente un aneddoto che mi raccontava mia nonna quando era piccolo.
Assieme alle sorelle derideva uno Zio che soleva dire: “eh ragazze, pensate a quando andremo sulla luna”.
Allora passava per lo zio pazzo, ma l’uomo ha dimostrato che applicandosi può andare oltre la fantasia e superare molti limiti.

Diventare Camperista per Massimiliano ha avuto una doppia valenza, si è scoperto giornalista in erba. Infatti è da Aprile di quest’anno che scrive reportage di viaggio per la rivista CamperLife tracciando una mappatura dei luoghi visitati e delle strutture ricettive in Italia e all’estero…

Quello di Massimiliano è un insegnamento di vita dettato dalla voglia di vivere e da una grande forza d’animo da cui dovremmo semplicemente prendere esempio. Le uniche barriere insormontabili sono quelle mentali!!

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