INVERNO IN CAMPER: COME E PERCHE’ SCEGLIERE IL SISTEMA DI RISCALDAMENTO [Parte1]

La stagione invernale rappresenta per noi amanti della neve un’occasione per vivere la montagna e gli sport invernali.
Ma se all’interno e all’esterno del nostro veicolo non sono state prese in considerazione tutte le misure necessarie per “combattere” il freddo anziché trascorrere un fine settimana in totale armonia con l’ambiente circostante lo passeremo giocando a carte con i pinguini, in attesa intrepida di raggiungere il caldo avvolgente delle baite o anticipando il rientro a casa.
Come evitare tutto ciò?

L’abc dell’inverno in camper

Prima di partire per una località ad alta quota, in particolare se si pensa ad un soggiorno “lungo”, è consigliabile valutare la nostra compatibilità e quella del veicolo con la montagna magari visitando una località a bassa quota così da determinare anche l’efficienza e l’affidabilità della meccanica e della cellula abitativa.

Il Camperista_inverno in camper catene nevePrima di partire

Prima di partire è buona norma effettuare il controllo delle gomme (se non montiamo quelle invernali ricordiamoci le catene da neve), un check up della batteria e del sistema di riscaldamento come indicato dal libretto d’istruzioni presso il centro assistenza di fiducia.

La lista della spesa

Indipendentemente dalla meccanica del nostro veicolo al primo posto della lista c’è l’antigelo per il liquido parabrezza così evitiamo di restare bloccati sotto una morsa di ghiaccio con visuale sul parabrezza congelato anziché sulle vette innevate.
Non ci dimentichiamo che il gasolio gela a basse temperature quindi se abbiamo in mente mete ambiziose ad alta quota prevediamo degli additivi antigelo per il serbatoio carburante o ancora meglio facciamo il pieno informandoci in quali stazioni di montagna è disponibile carburante invernale con basso contenuto di paraffina.

Il Camperista_inverno in camper lista 1Mentre per la cellula abitativa il “kit di sopravvivenza” per l’inverno in camper richiede l’immancabile protezione della cabina di guida che è la parte più fredda di tutto il veicolo (approfondiremo questo aspetto in secondo momento con un articolo dedicato agli accessori).

Ultime della lista ma non per questo meno importanti sono una pala e scala telescopica per liberare il tetto dagli accumuli di neve.

Non ci dimentichiamo di…

Non ci dimentichiamo di verificare lo stato di salute dell’impianto idrico e del serbatoio di recupero acque. Nel mercato ci sono veicoli con serbatoi coibentati ma se non ne possediamo uno possiamo utilizzare l’antigelo e porre un’attenzione particolare alla ghigliottina che può essere trattata preventivamente con spray siliconici onde evitare spiacevoli congelamenti.

Le guarnizioni sono una barriera fondamentale contro il freddo oltre ad essere le prime soggette al congelamento. Che fare in questo caso?

Una trattamento intensivo prima della partenza lavandole bene e trattandole con olii siliconici, già che ci siamo riserviamo questa piccola attenzione anche alle serrature. Non sia mai che si blocchino per il freddo proprio nel momento in cui rientriamo dopo una bella sciata…

“Fa freddo! Chiudi tutto, si gela!!”

Il Camperista_inverno in camper freddo

Il freddo può fare brutti scherzi e suggerire cattive idee.
Ogni camper è provvisto di sistemi di areazione a pavimento, tetto o parete predisposti ad hoc dal costruttore.
Queste aperture sono “sistemi di sicurezza” per il ricambio dell’aria e non vanno occluse, quindi evitiamo di “tappare” le bocchette di areazione o la griglia della porta d’ingresso. Inoltre per evitare la condensa si raccomanda di seguire il buon senso che adottiamo in casa e cioè arieggiare il camper aprendo gli oblò e le finestre quando necessario.

Non rinunciamo al comfort

Nonostante il campeggio libero sia una delle cose più belle che c’è, nel periodo invernale conviene appoggiarsi ad una struttura adeguata soprattutto per l’utilizzo della 220v o colonnine gas GPL evitando inconvenienti o rinunce della vita in camper in inverno. Nelle belle giornate di sole non trascuriamo i pannelli fotovoltaici. Togliendo la neve in eccesso dal tetto consentono di mantenere un livello di energia costante.

Tra le buone norme da tenere in considerazione come per le abitazioni, è bene mantenere il riscaldamento sempre acceso ad una temperatura costante di 20° così da evitare sbalzi termici e problemi di coibentazione e al sistema idrico. Se scegliamo un sistema di riscaldamento a gas non dimentichiamo di comprare anche un rivelatore di gas nocivi a tutela della salute e della sicurezza dell’equipaggio.

Cosa c’è da sapere sul riscaldamento in camper

Che si tratti di noleggio o camper proprio la prima cosa da fare prima di partire è chiaramente accertarsi di aver scelto il veicolo giusto con un valido impianto di riscaldamento proporzionato alle dimensioni e alla tipologia del camper senza trascurare le esigenze personali.

Impianto termico elettrico, a gas, diesel o sistema con fluido termovettore?

Per capire meglio e scoprire quali sono le tipologie di riscaldamento disponibili abbiamo interpellato direttamente le case costruttrici.
Nelle prossime puntate voce a Progettisti e Tecnici per valutare i sistemi di riscaldamento e relativi accessori che più si adattano alle nostre esigenze in relazione alla tipo di camper.

Avete qualche domanda nascosta nel cassetto che aspetta una risposta? Quale miglior occasione per un “face to face” con i tecnici? Inviateci il vostro quesito a info@ilcamperista.it o commentando direttamente questo post.

Il Camperista
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7 Commenti

    • Ciao Ernesto,

      personalmente tra i migliori rilevatori c’è TRIO-GAS (non è il più economico ma è tra i più completi, versatili e sicuri che si trovano sul mercato).
      TRIO-GAS è un dispositivo elettronico che rileva la presenza di “GPL – Ossido di carbonio – gas soporiferi (etere e derivati)” in concentrazione anomala inferiore alla soglia di pericolosità (l.I.e.) segnalando con un allarme visivo (led) e acustico (buzzer).
      Per il montaggio, avendo a che fare con la sicurezza, ti suggeriamo di andare da chi lo fa di mestiere.

  • Buonasera,
    io ho una Truma Combi 6E, per tanto, dotata anche di resistenza elettrica che può funzionare a 900 watt o 1.800 è possibile che le aree di sosta non la supportino. In genere quant’è la potenza che un’area di sosta mette a disposizione nelle colonnine?

    • Buongiorno Luca,
      per essere precisi nella risposta è utile sapere dove e quando ti è capitato.
      In linea generale nelle Aree di Sosta la fornitura di energia può essere influenzata da alcuni fattori come l’affluenza, la stagionalità (ci sarà maggiore disponibilità in un periodo di bassa stagione o fuori dalle festività) e dal livello della struttura…

  • Consigli utilissimi,grazie. Un questo:dovendo installare un riscaldatore supplementare(scambiatore di calore)è più logico far passare i tubi sotto la scocca per raggiungere il radiatore motore o dall’interno sotto il pavimento?Grazie

  • Quale sistema di riscaldamento é più efficiente tra quelli a gas, disel o elettrico ,considerando che dove vorrei fermarmi non ci sono aree attrezzate con colonnine 220v o altro?
    Grazie
    Fangio

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