Diario di viaggio: a spasso nella Tuscia degli Etruschi

C’è molto da osservare nella curiosa Tuscia: una coltre etrusca si distende su gran parte del territorio viterbese calando un’alea di mistero. La prima impressione vissuta durante la visita lascia davvero incantati perché si avverte quella presenza storica che coinvolge la vita della popolazione. Occhi vigili, senza abbassare lo sguardo, perché lungo il cammino ci sono diverse aree per la sosta dove ammirare le bellezze paesaggistiche.

 A spasso nella Tuscia degli Etruschi
Non mancano all’appello quelle autentiche terrazze che si affacciano sulle valli della Tuscia dove ammiriamo i reperti storici: una buona integrazione tra natura e quei resti dei remoti insediamenti. Partiamo da Sutri, situata fra il lago di Bracciano e quello di Vico. L’Anfiteatro etrusco-romano è interamente ricavato nel tufo, e il piccolo tempio, dedicato alla Madonna del Parto, adattato in un ipogeo etrusco, susseguentemente Mitreo. Da non perdere la Grotta di Orlando.

Da non perdere la Grotta di Orlando. Il Parco di Sutri, adiacente al centro storico (bellissimo di notte) e lungo la via Cassia, si estende su una vasta area di circa 7 ettari che comprende il parco circostante, Villa Savorelli (sede del Parco), situata su un alto sperone di tufo, l’Anfiteatro, la Necropoli e la Chiesa della Madonna del Parto. C’è un ampio spazio per i camper proprio davanti all’Anfiteatro. L’ingresso è libero, non si effettuano visite guidate, bisogna rispettare solo questi orari: Villa Savorelli, tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00; Anfiteatro, giovedì e sabato dalle 8.30 alle 17.30; gli altri giorni fino alle 13.30. Per ulteriori informazioni basta scrivere a questa mail: parco@comune.sutri.vt.it.
Non passa inosservato, poi, il ricordo storico di Carlo Magno e Leone IlI, i quali si incontrarono proprio nei pressi di questa località.

 A spasso nella Tuscia degli Etruschi
Diversi monumenti sono spesso chiusi ai visitatori ma c’è un abbondante testimonianza storica da vedere nel luogo. Non passa inosservato il ricordo storico di Carlo Magno e Leone IlI, i quali si incontrarono proprio nei pressi di questa località. Il luogo è ricco di reperti archeologici. Il grande respiro lacustre è il lago di Vico: originale filosofia per vivere il turismo con il camper nelle differenti sfaccettature. Il lago nasce da un vulcano, secondo antiche leggende, ed è contornato da una folta presenza di boschi. È una località riposante, situata su un’altura, a circa 650 metri, dove è possibile godere del fresco durante i giorni della calura estiva.

Il lago di Vico

Il respiro lacustre è il lago di Vico: nasce da un vulcano, secondo antiche leggende, ed è contornato da una folta presenza di boschi. È una località riposante, situata su un’altura, a circa 650 metri, dove possiamo godere il fresco durante i giorni della calura estiva. Le aree sosta per i camper sono distribuite sulle due sponde del lago. Quella più spettacolare è vicino la strada che conduce a Caprarola, paese della Tuscia, dove c’è un grande spazio nel verde dove sistemare camper e tende. Se percorriamo la strada troviamo più avanti la Bella Venere, dove mangiare buoni piatti tipici della località e squisito pesce di lago; sull’ampio piazzale davanti al ristorante e hotel possiamo parcheggiare il nostro camper per fare un bagno nel lago. C’è anche un grande parco giochi per bambini, completamente immerso nel verde, dove anche gli adulti possono rilassarsi. È il luogo ideale per fare piccole camminate lungo le rive del lago; per chi volesse avventurarsi nei percorsi più impegnativi sono diversi i sentieri che offrono panorami mozzafiato.

Necropoli etrusche

Sono fantastiche le tombe etrusche come Castel d’Asso, a pochi chilometri da Viterbo, San Giovenale, presso Civitella Cesi, San Giuliano, quasi in vista di Barbarano Romano. Prendiamo la Necropoli di San Giuliano, a due chilometri da Barbarano Romano. Le tombe sono costituite da tumuli oppure da elaborati prospetti architettonici, da tombe con tetto displuviato e con portici, e anche da semplici nicchie. Troviamo monumenti come memorie, tutto raccolto, protetto, in una specie di bosco sacro. È ben visibile la civiltà romana con il ritrovamento dell’antica Via Clodia, i resti di un bagno romano e di un tempio pagano. Da non perdere le testimonianze della civiltà medioevale nel centro storico: la torre con l’orologio, i vicoli pittoreschi, i portali e le finestre con contorni di peperino scolpito.

 Tuscania nella Tuscia

Quando percorriamo la strada statale Cassia in direzione Viterbo, dopo aver attraversato Cura di Vetralla, paese della Tuscia di origine etrusca, famoso per la produzione di terracotta, c’è una strada sulla sinistra che conduce a Tuscania. Possiamo definirla un’appassionante località situata nel cuore del sistema viario fra Vulci e Tarquinia, Caere e il lago di Bolsena. La sua storia è testimoniata dalle numerose tombe etrusche e romane. Tuscania si trova su una collinetta dove riesce a dominare i territori, godendo della splendida presenza di panorami e di vedute particolari e suggestive. La Riserva Naturale occupa una superficie di quasi 2000 ettari: quasi il 70% del terreno è coltivato, non mancano campi seminati e diversi uliveti per la produzioni di olio. All’interno c’è l’alto corso del fiume Marta e la Sughereta di Tuscania. Si può entrare nella riserva a piedi seguendo uno dei quattro sentieri.

 

 A spasso nella Tuscia degli Etruschi

La visita consente una autentica escursione col sapore dell’avventura. Prendiamo la Necropoli di San Giuliano, situata appena a due chilometri da Barbarano Romano. Le tombe, che rientrano sempre in quel periodo, sono costituite da tumuli, oppure da elaborati prospetti architettonici, da tombe con tetto displuviato e con portici, e anche da semplici nicchie. Troviamo monumenti come memorie, tutto raccolto, protetto, in una specie di bosco sacro. È ben visibile la civiltà romana con il ritrovamento dell’antica Via Clodia, i resti di un bagno romano e di un tempio pagano, le cui colonne sono visibili nella chiesetta di San Giuliano. Da non perdere le testimonianze della civiltà medioevale nel centro storico: la torre con l’orologio, i vicoli pittoreschi, i portali e le finestre con contorni di peperino scolpito. Quando percorriamo la strada statale Cassia in direzione Viterbo, dopo aver attraversato Cura di Vetralla, grazioso paese della Tuscia, c’è una strada sulla sinistra che conduce a Tuscania. Possiamo definirla un appassionante località situata nel cuore del sistema viario fra Vulci e Tarquinia, Caere e il lago di Bolsena. La sua storia è testimoniata dalle numerose tombe etrusche e romane. Tuscania si trova su una collinetta dove riesce a dominare i territori, godendo della splendida presenza di panorami e di vedute particolari e suggestive.

Francesco Fravolini
Scritto da
Francesco Fravolini

Giornalista professionista, ha collaborato con diversi giornali nazionali tra i quali Paese Sera, Qui Roma, supplemento di cronaca romana de La Stampa; Plein Air, mensile di turismo; I Viaggi, supplemento de La Repubblica; Traveller, mensile della Condé Nast; Tuttolibri, supplemento de La Stampa; Famiglia Cristiana, Jesus. Crede nel turismo e nella cultura dei luoghi per riscoprire l'identità di una popolazione. È coautore de La fuga di Hamir, storia di un rifugiato politico, Libellula Edizioni 2012 e autore di Scrivere da giornalista, Libellula Edizioni 2012 e Sulla strada dell'enoturismo, Alter ego edizioni 2015. È interessato alle questioni sociali ed economiche rivolgendo una costante attenzione alla scommessa del XXI secolo: un maggiore incontro tra i popoli per una consapevole condivisione del pianeta. Che può tramutarsi in una grande ricchezza culturale ed economica

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